
Feudi di San Gregorio sviluppa da anni un lavoro di ricerca sui vitigni autoctoni della tradizione campana in un territorio quale quello dell’Irpinia, una regione che possiede caratteristiche molto particolari rispetto al resto della Campania sotto il profilo orografico e del clima. Il fulcro dell’opera dell’azienda lo si individua, infatti, nella protezione e nella valorizzazione dei vitigni autoctoni.
Tra i vitigni principali c’è senza dubbio il Greco di Tufo, prodotto in un territorio suggestivo tra le colline che si affacciano sul fiume Sabato.
Greco di Tufo: caratteristiche e area di produzione
Riconosciuta nel 2003, la DOCG del Greco di Tufo è una delle più affascinanti di tutta Italia, ed è la prima e unica, insieme a quella del Fiano di Avellino, denominazione di origine controllata e garantita riservata a un vino bianco dell’Italia meridionale.
La zona di produzione è più piccola rispetto alle altre due principali (Fiano di Avellino e Taurasi) e si estende su 8 comuni della provincia di Avellino: Tufo, Altavilla Irpina, Chianche, Montefusco, Prata di Principato Ultra, Petruro Irpino, Santa Paolina e Torrioni. Tali comuni sono situati tra i 300 e i 500 metri sul livello del mare, all’interno di una zona ricca di acqua e immersa nel verde.
La varietà dei suoli è la cosa che stupisce di più per un territorio così piccolo. In un raggio di pochi chilometri, si trovano i suoli calcarei di Chianche, seguiti da quelli di Tufo e Santa Paolina, che sono ricchi di zolfo e minerali, e infine i suoli più argillosi delle zone alte di Montefusco.
Questo tipo di diversità aiuta a produrre un vino profondo, caratterizzato da una grande freschezza grazie alle abbondanti precipitazioni: 1.300 mm di pioggia all’anno per più di 150 giorni.
Greco di Tufo: storia e origini
Possiamo considerare il Greco tra i vitigni bianchi italiani più antichi, portato appunto dai Greci nel Sud Italia. Si tratta di un vino molto raro e con uno straordinario potenziale di invecchiamento, che lo hanno reso uno dei più preziosi in assoluto. Deve la sua potenza ed espressività alla conformazione del territorio degli 8 comuni della DOCG e ai loro suoli.
Uno dei vigneti più interessanti per il Greco di Tufo è Cutizzi, nella zona di Santa Paolina, che dà origine all’omonimo vino, noto per la sua grande profondità. Le caratteristiche di questi suoli variano sensibilmente da metro a metro, offrendo una ricchezza straordinaria. Situato vicino alla più grande miniera di zolfo del Sud Italia, Cutizzi è un cru affascinante, la cui straordinaria mineralità deriva dalla presenza di ferro, magnesio e potassio nei suoli.
I vini del Greco di Tufo: caratteristiche
Il vino ha una forte mineralità e freschezza, conferitagli dai terreni gessosi di Tufo, che sono ricchi di zolfo. La produzione di questo vitigno dalla buccia sottile richiede molta attenzione e cura ma porta a vini di grande personalità, eleganza e che invecchiano molto bene nel tempo. Il Greco di Tufo è un vino che sfida il tempo in bottiglia, cambiando continuamente nella struttura, nei profumi e nella persistenza nel corso degli anni.
Nel settore nord-ovest, sulla riva destra del fiume Sabato, che comprende i comuni di Chianche, Petruro, Torrioni e Tufo, i vini presentano una grande variabilità stilistica. Le espressioni più classiche sono caratterizzate da una marcata sapidità.
Nel settore nord-est, tra i fiumi Sabato e Calore, nei comuni di Santa Paolina e Montefusco, si producono i Greco di Tufo più “nordici” e verticali, riconoscibili per gli aromi balsamici e agrumati, ma soprattutto per il sorso pieno.
Nel settore sud, sulla riva sinistra del fiume Sabato, che comprende i comuni di Altavilla Irpina e Prata Principato Ultra, i vini sono generalmente più gentili e fruttati, anche se non mancano espressioni che richiamano la tempra minerale tipica dei Greco di Riva Destra.
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